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martedì 25 ottobre 2016

AD SWEET HOME #2

È finalmente arrivato il momento di parlarvi del progetto per la mia cucina. Yuppi!!
Devo dirlo... non è stato per niente semplice arrivare ad una soluzione. Sono molto dubbiosa per natura, tanto che anche la persona più paziente potrebbe andare fuori di testa aspettando una mia decisione. Ci metto ore a scegliere un vestito, figuratevi la cucina!!

Mi sarebbe molto piaciuto inserire una piccola penisola con zona snack, ma lo spazio non era sufficiente, soprattutto perché è presente un camino di grandezza monumentale (occupa probabilmente un terzo del reparto giorno :D ) e anche perché era prioritario per me avere un grande tavolo da pranzo ( prevedo molte cene tra amici <3 ), quindi  dopo molte prove, schizzi, disegni e 3D sono arrivata alla soluzione: una classica disposizione a L. 
Un altro problema era dato dall'altezza del soffitto, in quanto la cucina è posizionata proprio nel punto più buio e basso di tutto il reparto giorno, e quindi ho preferito non inserire mobili alti, tipo dispensa, proprio per non andare ad incupire ancora di più quest'angolo. 
In sostanza ,quindi, la cucina è composta così:






( I miei 3D sono ancora molto elementari, portate pazienza!! ) 

Sul lato corto troviamo la zona fornelli, con un grande forno da 90 cm ( io e il mio ragazzo amiamo cucinare, in particolare io adoro fare i dolci, per cui un grande forno era assolutamente necessario :D ) e una cappa in cartongesso ( la cappa potete vederla qui nel post precedente ); mentre sul lato lungo ho posizionato la zona lavabo e una sottile striscia di pensili che si collegano alla cappa attraverso una lunga mensola angolare. 
Probabilmente dai render non si percepisce molto bene, ma, il ripiano della cucina non ha la profondità standard di 60 cm, ma è più profondo di 15 cm e crea una sorta di scalino più alto rispetto al top e può fungere così da ulteriore piano di appoggio. Ho pensato a questa soluzione in modo tale da poter far passare i tubi dell'impianto idrico dietro la cucina senza dover spaccare i muri ( gli attacchi dell'acqua si trovavano in una zona diversa da quella prevista dal mio progetto ).
Veniamo però alla parte più interessante e per me anche la più ostica; la scelta dei materiali. Partiamo dal presupposto che Andrea mi ha vietato la scelta di una cucina bianca, mentre io ho assolutamente vietato le cucine che piacciono a lui, molto classiche tendenti al country ( i nostri gusti non potrebbero essere più diversi ), per questo motivo siamo arrivati ad una soluzione che convince entrambi, e cioè una cucina dalle linee moderne resa però un pò più rustica e calda grazie all'utilizzo del legno effetto grezzo. Convinti quindi di questa scelta, un sabato nel tardo pomeriggio, pensando di impiegare pochissimo tempo nelle scelte, ci avviamo da un nostro amico che possiede un mobilificio. Beh dopo due incontri e quasi 6 ore totali forse abbiamo scelto tutto, anche se su alcuni punti ho ancora qualche dubbio ( non poteva essere altrimenti ).
Alla fine, dopo diversi ripensamenti, abbiamo scelto il modello Asia Factory dell'Arredo3 con le ante in finitura Vintage Miele, un legno appunto dalle tonalità molto ambrate che bene si intona alle travi del soffitto. Mentre la parte dei pensili e delle mensole sono in laccato poro aperto Fumo, una finitura bianca per alleggerire la composizione. Per quanto riguarda il top, che scende anche a ricoprire i fianchi della cucina, abbiamo scelto un quarzo bianco molto compatto di spessore 6cm.
Non sto qui a raccontarvi la scelta di tutti gli altri elementi lavello, forno, tavola, sedie, vi dico solo che la scelta del fornello ha portato via più di un'ora del nostro tempo. 
Ah dimenticavo, il frigo è stato posizionato di fianco al camino in modalità free-standing e non poteva che essere ovviamente uno Smeg stile anni '50. Per quanto riguarda il suo colore.... beh per ora sono nella fase nero, ma ho passato anche la fase bianco e rosso, chissà cosa sceglierò.. vedremo!!!

Ok ho scritto un papiro.
Ci sentiamo al prossimo post.
By By


venerdì 7 ottobre 2016

AD SWEET HOME #1

Il post di oggi è molto speciale, perché finalmente vi posso parlare di quella che sta per diventare la mia casetta. <3

Si tratta di un appartamento mansardato sopra la casa dei miei genitori, che era stato finito nelle sue finiture interne seguendo i gusti del periodo in cui è stato costruito (2005). A quel tempo (11 anni possono non sembrare tanti, ma in fatto di interior design molto è cambiato) andavano di moda i colori molto caldi, stesi secondo un effetto spugnato, abbinati di conseguenza a pavimenti ton sur ton, che in questo caso consistono in un parquet in legno di teak e delle piastrelle di marmo giallo egiziano. 

I miei gusti oggi sono decisamente diversi e quindi, nel limite del possibile, ho apportato qualche cambiamento. 
Essendo il pavimento praticamente nuovo, era quasi un sacrilegio andarlo a sostituire, e quindi il marmo giallo, nonostante non rientri esattamente nei miei gusti, è rimasto. Però una soluzione per rendere tutto più moderno e luminoso l'abbiamo trovata, e cioè dipingere tutto di BIANCO. 
Questa estate quindi, io e il mio ragazzo abbiamo rinunciato alle nostre vacanze per imbiancare casa. È stato impegnativo, però alla fine la soddisfazione di aver fatto tutto da soli è stata tanta. Dare il colore intorno alle travi non è stato semplice e ha richiesto molta pazienza ( nessuno credeva che ce la potessimo fare :) ), ma alla fine il risultato ottenuto è stato davvero incredibile!! :D
Ora casa ha davvero cambiato faccia, è molto più luminosa, sembra quasi più grande, ma sopratutto, con il bianco le bellissime travi a soffitto, che a caratterizzano tutto l'appartamento, ora sono messe in gran risalto e incredibilmente il marmo giallo a pavimento non mi sembra più tanto giallo (Evviva!!). Per il momento la scelta del bianco è stata sicuramente vincente, poi  quando tutto sarà arredato vedremo se sarà necessario aggiungere qualche punto di colore o qualche bellissima carta da parati.
Eccovi allora le foto del prima e del dopo, decisamente meglio ora no??





Vi presento Andrea, il mio ragazzo. Mentre lui lavorava, io pensavo ai selfie!! :D







Al prossimo appuntamento di AD sweet Home vi parlerò dei miei progetti per la cucina, e del motivo per cui l'impianto idrico corre esternamente ai muri (vedi penultima foto). 

By By, ci sentiamo al prossimo Post!! 


mercoledì 28 settembre 2016

UN EX FONDERIA DIVENTA UN PERFETTO NIDO D'AMORE

Se la settimana scorsa abbiamo visitato un piccolo e rilassante cottage in Canada ( se ve lo siete persi, passate da qui ), oggi voliamo in Svezia a lavorare in un ex fonderia. 
Un ex fonderia?? A lavorare?? vi chiederete se sto andando fuori di testa, ma no,  non è così (o almeno credo :) ), perchè a 2 ore e mezzo a ovest di Stoccolma, immersi nel cuore della natura svedese, veniamo accolti da quella che esternamente può sembrare una vecchia fonderia, ma che in realtà è un' accogliente casa di famiglia. 
Probabilmente, viste le origini del luogo, vi aspetterete un luogo buio, o perlomeno caratterizzato da colori scuri e dalla presenza di pesanti metalli; invece no, basta attraversare l'ingresso di questa casa per trovarsi immersi in un ambiente arioso, luminoso e soprattutto bianco. Non mancano però i richiami allo stile industriale; la cucina infatti è prevalentemente in acciaio inox, con tutti i ripiani e le mensole a vista,  la stufa originale in ghisa, è stata mantenuta, e domina un angolo della sala da pranzo, ci sono poi diversi altri dettagli, come le lampade in ottone sopra il tavolo da pranzo, o le ringhiere delle tante scale della casa che sono formate da reti metalliche.
Ma la genialità di questo restauro sta nell'aver trasformato un grande punto critico, cioè la forte verticalità dell'edificio, nel suo punto di forza, anzi, addirittura nella sua caratteristica più emozionante e teatrale. Parte del piano terra infatti, è, non a doppia, bensì a tripla altezza, e a salire una serie di soppalchi e scale si intrecciano a formare una scenografia impressionante, ogni piano gode così di molteplici visuali. 
Come in ogni casa che vi racconto, anche questa ha una zona che preferisco rispetto alle altre, anzi a dir la verità sono due, e, stranamente, nessuna delle due è la cucina. Sarà che si sta avvicinando l'inverno, ma entrambe le zone hanno a che fare con una posizione comoda e calda, una bella vista verso l'esterno, un buon libro e un'immancabile tazza di thè caldo. Avrete sicuramente capito che sto parlando dell'angolo stufa, che, arredato con morbidi cuscini e coperte, sarebbe proprio il luogo ideale dove passare il mio letargo invernale al calduccio. L'altro invece.... rullo di tamburi.. è la zona "biblioteca" al primo piano, caratterizzata da due poltrone rivestite di morbida pelliccia, o come dico io da poltrone pelusciose, :) e da una semplice libreria in legno.
Vi lascio scoprire il resto della casa da sole, non vorrei distrarvi troppo con le mie parole!! 
( p.s: quel tocco di mediterraneità nella testata del letto matrimoniale?? assolutamente da copiare).








 
















Beh che dire, vi siete innamorate di questa Casa?? se si e desiderate trasferirvi in Svezia, vi avviso che è in vendita. :D

By by


domenica 18 settembre 2016

LA CASETTA IN CANADÀ

Chi di noi non possiede una lista dei luoghi che si vuole visitare almeno una volta nella vita?? 
La mia è veramente molto lunga, anzi a dir la verità probabilmente è infinita, perché non c'è viaggio a cui rinuncerei. Viaggiare è una delle mie più grandi passioni, mi è stata trasmessa non solo da mia mamma, ma bensì anche da mia nonna che amava moltissimo viaggiare per l'Europa. 
Però se proprio dovessi stilare una lista, in questo periodo al primo posto si trova il tour delle capitali del Nord d'Europa ( Copenhagen, Oslo, Stoccolma, Helsinki ), al secondo, ma solo per motivi di costo, si trova il Canada, mi attirano i paesaggi immensi, il verde, le montagne e i laghi cristallini, credo proprio che siano dei paesaggi incantati. 
Quindi visto che al momento non è previsto nessun viaggio, ho pensato di consolarmi/consolarci con un home tour in un bellissimo cottage canadese.
I proprietari di questa piccola casetta sulle rive del lago Huron sono John e Juli Baker, due amanti del design e dei prodotti artigianali, tanto che possiedono un bellissimo negozio a Toronto ( vi consiglio di visitare il loro sito Mjolk ).
Ciò che amo in particolare di questo loro restyling del cottage ( potete vedere com'era prima qui ) è, e non poteva essere altrimenti, la cucina. In particolare il lavabo lo trovo veramente originale, un blocco di cemento posto su un sostegno-ripiano in legno, un accostamento azzeccatissimo. Tutti i dettagli si armonizzano alla perfezione, dal frigo bianco rigorosamente Smeg, alla mensola di legno con dettagli in ottone per appendere tutto il necessario per la cucina. Trovo geniale, inoltre, l'idea di usare lo schienale della panca della tavola da pranzo, come sfondo-divisorio tra la zona pranzo e la zona living, in questo modo si definiscono i diversi ambienti senza dividerli. 








Nella zona living, il punto focale è dato dal caminetto, lasciato allo stato originale con le pietre grigie a vista. Il resto dello spazio è caratterizzato da un omogeneità dei materiali, in particolare è stato usato il legno, e da pezzi vintage come la madia e le mensole ai lati del caminetto disegnate da Alvar Aalto per Artek.







Infine le camere da letto. Entrambe presentano la stessa soluzione di utilizzare una fascia in legno che gira attorno a tutta la stanza e che funge da appendiabiti, anzi un pò da appendi-tutto. 






Concludiamo con un'idea fai da te. 
Possedete un comò ormai vecchio e malandato di cui proprio non sapete più che farvene? 
Procuratevi carta vetrata, della vernice bianca e della carta decoupage con dei disegni di fiori e piante ( quelle dell'esempio mi ricordano le immagini delle erbe medicinali ) e il gioco è fatto, avrete ottenuto un bellissimo comò originale, che nella cameretta di una bambina fa di certo la sua figura.


Beh che dire... io in questo cottage ci trascorrerei molto volentieri le mie vacanze canadesi, e voi??

Ci sentiamo al prossimo post, by by.